Lettere dal passato 2008
Allora,
i giorni passano e la nostra esperienza di viaggiatori senza alloggio continua.
Dopo una settimana in Germania e quattro giorni in Svezia, alla fine i giorni da passare in Danimarca erano ancora dieci e adesso siamo quasi alla fine.
Con il nostro biglietto interrail stiamo vedendo questo piccolo Stato in lungo e in largo, anche se la nostra tariffa prevede la possibilità di viaggiare per tre giorni in un mese e abbiamo già consumato i primi due.
Ti racconto un po’ degli spostamenti che abbiamo fatto, così ti fai un’idea del Paese, in caso decidessi di passarci in futuro.
Siamo arrivati a Copenaghen il 19 luglio con un treno da Gothenburg (del costo di circa venti euro a testa).
Il treno era davvero di ultima generazione e le carrozze assomigliavano a delle cellule spaziali con porte a scorrimento, di cui però nessuno, a dire la verità, sembrava capirne il funzionamento.
Magari il nostro treno Parigi-Roma fosse stato così..
Comunque è stato l’unico treno così figo che abbiamo visto qui. Tutti gli altri sono piccoli e rumorosi e si fermano ad ogni stazione ogni 10 minuti.
Una volta arrivati a Copenaghen, la nostra ospite couchsurfing (il sito di cui ti ho parlato, quella comunità di viaggiatori che si ospitano a vicenda!) ci è venuta a prendere alla stazione e portato nell’appartamento che condivide con un’altra ragazza danese della sua stessa età (circa venti anni), di origini groenlandesi.
Purtroppo quella sera mi sono sentita molto debole e sono subito andata a letto, mentre Joel ha guardato un film con le ragazze.
Ho passato due giorni a letto in uno stato di debolezza preoccupante (il primo giorno non riuscivo nemmeno ad alzarmi senza paura di cadere a terra!). Dopo tre giorni in cui non ho messo praticamente piede fuori (Joel nel frattempo è andato a cena dai nonni della ragazza che ci ospitava, fuori città e visitato un’area dove novecento persone hippy vivono in una specie di comunità tutta loro), mi sono sentita bene e sono partita alla scoperta di Copenaghen. Finalmente l’estate è arrivata anche qui al nord d’europa, dopo dieci giorni di freddo e vento! C’è il sole e fa caldo!
Ok, il primo tentativo di riprendermi non e’ andato proprio benissimo, visto che appena siamo scesi dall’autobus ho vomitato nel giardinetto all’angolo, ma poi, con pazienza, sono riuscita a visitare la città e anche la statua della Sirenetta vicino al mare!
Bella Copenaghen, con un ritmo tutto suo, un po’cosmopolita, con tante persone dallo stile diverso: il motociclista coi tatuaggi, il biondo rasato coi muscoli, la ragazza alla moda col vestito trendy..
Mi ricorda una città americana, ma scordati di poter trovare qualcosa di economico qui in Danimarca.
E’spaventoso come, per esempio, le cosiddette sottomarche dei nostri supermercati abbiano lo stesso prezzo dei prodotti di alta qualità.
Sai, viaggiare per tre settimane e mangiare panini fatti degli ingredienti meno cari non da’ buoni risultati.
Anche Joel è stato male con lo stomaco, in Svezia come già sai.
Il 23 mattina volevamo visitare Odense in giornata e arrivare a Esbjerg alla sera, dove un’altra ragazza, questa volta metà tedesca e metà danese, ci avrebbe ospitato per due notti, ma abbiamo dimenticato la macchina fotografica nell’appartamento a Copenaghen e siamo dovuti andare a recuperarla. A quel punto era troppo tardi per visitare Odense. In più la ragazza che ci doveva ospitare a Esbjerg aveva avuto un problema dell’ultimo minuto e doveva partire per la Germania del nord, così ci ha lasciato le chiavi di casa sua sopra l’uscio ed è partita.
Bè, tanto meglio per noi, casa vuota e tantissimo spazio!
Esbjerg si è rivelata un paesino deserto a ridosso del mare sulla costa occidentale del paese ma per i danesi è la quinta città più grande della paese. La mattina dopo siamo andati in spiaggia sull’isoletta di Fanø, a soli dieci minuti di traghetto.
Spiaggia carina, anche se molto ventilata e piena di tedeschi.
Qui al sud della Danimarca il tedesco sembra più parlato e meglio capito dell’inglese. Mah!
La mattina dopo (ieri, 25 luglio) siamo partiti per Arhus, la seconda città più grande della Danimarca ma prima ci siamo fermati a Ribe, il paese più antico di tutto lo stato. Da lì abbiamo preso un autobus per il Viking center, quattro km fuori dal paese, per vedere la ricostruzione di un villaggio di vichinghi con esibizione di archi, frecce e falco… comunque ti racconterò la fine in un’altra mail, sono davvero stanchissima e dobbiamo ancora cucinare.
Tanti baci da Arhus, da Eli e Joel
il 30 siamo a Roma!
XX BabyI