SOS Quarantena
Save our souls!
Dopo ben due mesi di quarantena, eccoci qui a guardarci indietro e avanti in questa giungla di avvenimenti.
Chi avrebbe immaginato a febbraio o stesso marzo che saremmo stati costretti a vivere chiusi per mesi, che ci sarebbe stato precluso uscire di casa, viaggiare, vedere gli amici, andare al cinema o al ristorante, bere una birra in compagnia. Negato qualsiasi contatto tra individui.
Eppure ora, a distanza di mesi, con l’estate alle porte e con il pericolo di pandemia scongiurato (si spera, ancora nulla di certo all’orizzonte!) ci ritroviamo a guardarci indietro di pochi settimane, con la sensazione che siano passati anni, ad interrogarci sul prossimo futuro, ancora così incerto.
Su molti di noi le conseguenze degli eventi passati, ha causato conseguenze irreparabili e cambiato il corso degli eventi. Alcuni hanno perso il lavoro, visto andare alla deriva attività ben avviate, cambiato città o semplicemente vissuto attendendo la fine di qualcosa che non potevano gestire.
Eppure, questa quarantena qualcosa di buono l’ha portata, perlomeno a me.
Lavorare da casa si è rivelato più liberatorio dell’andare a correre. Ho goduto della solitudine, degli intervalli, del potere di rifiutare incontri che altrimenti avrei dovuto accettare.
Il problema vero sarà dover tornare alla normalità, nel bene e nel male e dover raccogliere i cocci di ciò che si è rotto e non è riparabile.
XX BabyI