Promesse sull’altare
Prometto di non darti buca all’ultimo momento.
Prometto di avvisarti che sto partendo per Marbella con le mie amiche.
Prometto che non darò mai nulla per scontato… prometto… prometto..
Con la convinzione di doverci sposare entro la fine dell’anno in corso, BabyG e io abbiamo cominciato a pensare alle promesse da scambiarsi e ad immaginare il comportamento dei nostri futuri mariti, dei quali non farò nomi, per una questione più di dignità (la nostra!) che di privacy.
Ma facciamo un passo indietro.
Circa un mese fa BabyG comincia a chattare everyday con un tizio conosciuto in montagna anni prima e che non vive a Milano ed io conosco la stessa settimana a Londra un altro tizio che si sarebbe trasferito, di lì a poco meno di un mese, a Los Angeles.
Colpo di fulmine per entrambe (più per loro che per noi comunque), tale da immaginare il matrimonio lampo a Las Vegas e future vacanze al mare senza però la compagnia dei nostri mariti, che immaginiamo disperati a pensarci sul campo da golf.
In realtà l’immagine è più articolata, nata quando, distese sul lettino del Bounty beach, servite e riverite, avevamo ricevuto dei messaggi da entrambi in cui ci chiedevano cosa stessimo facendo e se qualcuno ci avesse fatto avances.
I mariti perfetti, premurosi ma assenti al tempo stesso. Top!
Da quel momento in poi, ogni volta che esce il discorso o uno dei due si fa sentire, continuiamo a immaginarli che parlano di noi, resistendo al desiderio di scriverci e chiedendosi cosa stiamo facendo, e noi che ce la spassiamo al mare, magari contornate da stuoli di uomini.
Dopo circa un’altra settimana decidiamo di annullare il matrimonio. Diciamo che la realtà non è stata all’altezza del sogno.
Chissà se possiamo considerarci ex future spose.
Certo è che quando abbiamo riferito ai nostri amici che stavamo per sposarci, ci hanno credono tutti, noi comprese!
XX BabyI